25/08/2008 - KeflavikIn quei giorni mi era capitato spesso di sentire dire la stessa frase:
"fucking keilir.. we are in the middle of nowhere!".
Inoltre stavo comincinado ad adagiarmi alla routine di prendere il bus per reykjavik alla mattina presto, passare la giornata all'università e tornare a casa.. due chiacchere, un'email, improvvisare qualcosa in cucina e la giornata è già passata.
Così un giorno, nonostante minaccasse di piovere e ci fosse molto vento, appena tornato da reykjavik sono corso in camera ho preso macchina fotografica e scarpette da arrampicata, e sono uscito.. senza una meta precisa. ma con il presentimento che avrei sicuramente trovato qualcosa per cui valesse la pena di rischiare un'ennesimo raffreddore.
Sulla strada per Keflavik a circa 25 minuti dal Keilir ho trovato una distesa di massi che, considerato lo stato di astinenza in cui versavo, sono stati veramente gratificanti.
Il giorno seguente sono tornato con adolfo. Un po' per condividire con qualcuno questa "clamorosa" scoperta, ma più che altro per creare un diversivo mentre gli altri preparavano la festa per il suo compleanno!
Ovviamente non era nulla di speciale.. massi piuttosto bassi senza grossi strapiombi, ma alcuni erano comunque impegnativi e con qualche movimento interessante. E poi il piacere di averli trovati così non è certo da trascurare!
Poi ho ripreso a camminare verso il porto di Keflavik.. un posto abbastanza suggestivo.. desolato, senza anima viva. con queste carcasse di vecchie navi, e un trattore completamente bruciato...
E quella sera mi sono addormentato con un sorriso stampato in faccia.
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