mercoledì 14 novembre 2007

Windy Bouldering in quel di Maiolo

Sole invernale + Vento di Tramontana --> Grip da paura... quasi da non crederci.
Addirittura sto rivalutando la mia opinione sull'arenaria. Quella di Maiolo è veramente ottima. Anche se la pelle delle mie dita non esprime poi tanta gioia...

Domenica ho preso tanti schiaffi, ma ho chiuso anche diversi boulderini niente male.
Ad ogni modo fino ad ora la falesia mi ha dato emozioni più forti... e soprattutto più durature.
Nel fare boulder c'è quel movimento in più per salire sul blocco che è veramente una figata...
per un'istante sei il capo del mondo...
ma poi finisce tutto in un'attimo.
Forse è uguale anche per le vie in falesia.. ma l'impressione finale è diversa.. bo non lo so.

Ad ogni modo i brevi attimi di gloria di domenica mi sono costati un'influenza niente male.
Ma ovviamente ne è valsa la pena.

lunedì 24 settembre 2007

E via il primo rinvio

Una via che ci regalato l'opportunità di divertirci con una serie di lanci, anche se revelatisi poi inutili.
Superato quello che sembrava essere il punto critico (per il quale non serviva alcun lancio!), mi sono trovato di fronte ad una placca apparentemente inaffrontabile, se non per una leggera increspatura verticale.
Dopo qualche vano abbozzo di tentativo mi sono deciso insieme agli altri a lasciare lì un rinvio, in omaggio alla via che ci ha respinto con tanta indifferenza... per ora.

Informazioni Tecniche:
Vigiolo - Settore "Parete dimenticata" - Sortilegi L2 (6a)

Il giusto stato mentale

Magari può sembrare una banalità, ma più arrampico più mi convinco di quanto sia importante lo stato mentale in cui ci si trova al momento di salire una via.
La cosa strana è che prima di leggere il post di Eric Hörst non mai avevo pensato seriamente che si potesse controllare i propri pensieri al fine di ottenere il massimo da se stessi.

"Consider that your thoughts are a precursor to almost every action--or the decision for inaction--and, thus, the quality of your actions and your likelihood of success in any endeavor is largely controlled by the quality of your thinking"

"In reality, when positive thinking is dovetailed with experience, self-awareness, and a bias for action, it becomes one of the most powerful forces in the Universe."

lunedì 10 settembre 2007

Devo darle un nome

Devo assolutamente darle un nome.

Ci siamo incontrati su internet...
non è stato un colpo di fulmine come avevo sperato, ma piuttosto un flirt graduale ed inesorabile.

Sento che faremo grandi cose insieme...
Le emozioni che daremo l'uno all'altra saranno memorabili...
...e il legame che ci unisce sarà sempre più forte ogni volta che usciremo insieme.
Continueremo ad essere un tutt'uno anche dopo che quei brevi magnifici momenti passati uno sull'altra saranno andati...

Io l'ho voluta mia ancor prima di trovarla.
Quindi l'ho cercata... l'ho vista e l'ho presa.
Ora è mia.
E io sono suo.

Devo trovare un nome per la mia prima Tavola da Surf.

sabato 18 agosto 2007

Come ho girato la toscana

Gessica è partita questa notte, Romania.
Mi rimane una settimana di buco prima di Arco.
I tempi sono maturi per una route in bicicletta con sacche e tenda. Due giorni prima di una possibile partenza ancora la meta non è chiara, solo qualche nome buttato là a sentimento. Due o tre brainstorming su msn con Riccardo ci permettono di chiarici un pò le idee e restringere il cerchio. E' chiaro fin da subito che i pochi giorni a nostra disposizione escludono, nostro malgrado, mete quali Santiago de Compostela, Portogallo o sud della Spagna. Un approssimativo esame di realtà ci permette di convincerci che la Toscana è la regione che fa per noi. Ok, il più è fatto! Hum...manca solo trovare le coincidenze dei treni per UNA città della toscana, trovare delle sacche per le bici, tracciare l'itinerario, capire dove dormire, fare la spesa e poi... partire. Hem, tutto questo in due giorni!! Michia!

Arriviamo a Siena in treno, scarichiamo le bici e facciamo un giro per il centro, tempo 10 minuti e Riky rompe il portapacchi, elemento decisamente non trascurabile per il viaggio a venire. Vai di spago e si riparte. Ci procuriamo una cartina dettagliata delle colline a sud-ovest di Siena. Un pulotto si fa grosso mentre parla con una sbarbina ordinandoci di smontare dalle bici. Rimembranze di una gita tra le vie lastricate, pranzo alla barbona in Piazza del Campo sotto la Torre del Mangia, rifornimento d'acqua a lato de La Fonte Gaia e lasciamo la città.
Una lunga e gustosa discesa ci allontana velocemente da Siena. Da subito ci troviamo immersi tra gradevoli campi di girasole, pezzi di terra rossastra arata e casolari sparpagliati quà e là che è un piacere guardarli.
Attirati dall'originalità di una casolare con torre ci inerpichiamo per una stradina inghiaiata che ci porta a scopriere un paesino magico che la collina ci nascondeva. Ci gustiamo la scoperta girando le tre vie in lungo e in largo per poi tornare sulla strada principale.

...

Vedi appunti, link e altro.

mercoledì 13 giugno 2007

Domenica sono stato in falesia.
A Perticara.
La mia prima uscita.
Bellissimo.
Molto stimolante.
Niente a che vedere con l'arrampicare in palestra.
Grande la soddisfazione di arrivare in catena.
Molto meglio da primi: davanti hai solo la roccia, senza il fastidio della corda.

Inoltre si è certamente più motivati a non mollare, a dare tutto...
...almeno fino al rinvio successivo ;-P

mercoledì 23 maggio 2007

Ah beh si...
Nel frattempo mi sono laureato.

Mi sono laureato.
Hum.

Ho come l'impressione che questo debba implicare qualcosa...
...anche se al momento mi sfugge cosa.

Mi verrà in mente.
Spero.
Oh!
Bazza studiare, no eh?
Porca...
Oggi colloquio alla OnitGroup s.r.l.
Da subito ho avuto una buona impressione dell'ufficio... ampio, luminoso...
Un po meno buono lo svolgimento del colloquio. Il tipo è rimasto sempre piuttosto distaccato e non troppo ben disposto a capirmi. D'altronde è normale così, considerando che sono arrivato lì senza curriculum, dicendo che ho intenzione di continuare gli studi e che comunque ho già un lavoro. Ma un pochino c'avevo sperato...

Conclusioni:
  • non esiste solo 2mlab

  • non esiste solo il web

  • prima di fare altre cazzate cerca di capire quello che vuoi

  • con ogni probabilità, se hai capito quello che vuoi, lo puoi ottenere

  • fatti furbo


Non sarebbe male cominciare a buttare giù un curriculum, poi magari lo si modifica. No?

martedì 13 marzo 2007

Ciao chiarina!
E' una vita che non ci sentiamo! - disse tornando con la mente ai bei momenti passati insieme -
Il 22 mi laureo - escalmò con finta esultanza -
La festa invece è per il 24.
Su in campagna.
La casa è sperduta il giusto.
Non accetto risposte negative o scusanti. - la mise alle strette saturo di autoconvinzione -
Dai.. Vodka vino e birra?

sms x chiarina

domenica 4 marzo 2007

He turned on the tensor beside the Hosaka. The crisp circle of light fell directly on the Flatline's construct. He slotted some ice, connected the construct, and jacked in.
It was exactly the sensation of someone reading over his shoulder.
He coughed. "Dix? McCoy? That you man?" His throat was tight.
"Hey, bro," said a directionless voice.
"It's Case, man. Remember?"
"Miami, joeboy, quick study."
"What's the last thing you remember before I spoke to you, Dix?"
"Nothin'."
"Hang on." He disconnected the construct. The presence was gone. He reconnected it. "Dix? Who am I?"
"You got me hung, Jack. Who the fuck are you?"
"Ca--your buddy. Partner. What's happening, man?"
"Good question."
"Remember being here, a second ago?"
"No."
"Know how a ROM personality matrix works?"
"Sure, bro, it's a firmware construct."
"So I jack it into the bank I'm using, I can give it sequential, real time memory?"
"Guess so," said the construct.
"Okay, Dix. You are a ROM construct. Got me?"
"If you say so," said the construct. "Who are you?"
"Case."
"Miami," said the voice, "joeboy, quick study."
"Right. And for starts, Dix, you and me, we're gonna sleaze over to London grid and access a little data. You game for that?"
"You gonna tell me I got a choice, boy?"
Neuromancer - William Gibson

venerdì 2 marzo 2007

16/02/07 - Cabo Verde, Ilha do Sal

Oggi Shark Bay.
Deserto, vento e oceano si incontrano in questo posto tanto aspro quanto affascinante.





Si lascia la strada a bordo del Pick-Up e si punta dritti verso il deserto.
Le piccole dune sfrecciano affianco a noi. L'altro Pick-Up davanti.
Una lunga duna di sabbia separa il deserto dall'oceano. Carcasse di tartarughe qua e la; le morbide uova schiuse sulla sabbia.



Della piccola erba grassa ricopre la duna; è piacevole camminarci sopra. Superata la duna di sabbia il vento mi investe e mi colpisce.
Una corta battigia e poi il mare, le onde, la schiuma.



Armo con calma la vela, il 9 m di Marano. Mi trovo bene fin da subito. Senza preoccuparmi troppo dell'acqua persa lasco tranquillo e mi gusto le onde. Non sono enormi ma se le prendo bene spingono il giusto. Le incontro, le surfo, prendo velocità spinto dall'acquilone, piego le ginocchia e le torno incontro. Mi ritrovo immerso nella schiuma e sorrido.



Mi spingo al largo... l'acqua diventa sempre più blu e mi dà sicurezza e calma. Torno veloce verso riva e quando il fondale scorre sotto la mia tavola, alcuni scogli sommersi, onda enorme, altri scogli, sabbia... e sono di nuovo a riva, porto su l'aquilone e mi butto in una strambata ampia.. che gusto!



Sono da diverse ore in acqua e i muscoli delle gambe cominciano ad indurirsi, torno dagli altri e tiro giù la vela. Tutti sorridono soddisfatti della giornata passata in acqua. Salgo sulla duna e mi gusto il paesaggio. Una montagna piatta e allungata chiude in lontananza la baia.





Poi arriva il Pick-Up. Musica capoverdiana lungo la strada del ritorno.
Ora sono in camera. E' praticamente buio. La finestra aperta. Le palme si agitano mosse dal vento, e il rumore dell'acqua.
Non posso che essere soddisfatto della giornata trascorsa.
Penso a chi potrebbe trovarsi ora con me e mi intristisco. Mimanca tanto. Mi manca anche la sicurezza che trovo quando sono con lei. Mi mancano le sue scenate di gelosia. Mi mancano i suoi abbracci e le sue attenzioni.