martedì 13 marzo 2007

Ciao chiarina!
E' una vita che non ci sentiamo! - disse tornando con la mente ai bei momenti passati insieme -
Il 22 mi laureo - escalmò con finta esultanza -
La festa invece è per il 24.
Su in campagna.
La casa è sperduta il giusto.
Non accetto risposte negative o scusanti. - la mise alle strette saturo di autoconvinzione -
Dai.. Vodka vino e birra?

sms x chiarina

domenica 4 marzo 2007

He turned on the tensor beside the Hosaka. The crisp circle of light fell directly on the Flatline's construct. He slotted some ice, connected the construct, and jacked in.
It was exactly the sensation of someone reading over his shoulder.
He coughed. "Dix? McCoy? That you man?" His throat was tight.
"Hey, bro," said a directionless voice.
"It's Case, man. Remember?"
"Miami, joeboy, quick study."
"What's the last thing you remember before I spoke to you, Dix?"
"Nothin'."
"Hang on." He disconnected the construct. The presence was gone. He reconnected it. "Dix? Who am I?"
"You got me hung, Jack. Who the fuck are you?"
"Ca--your buddy. Partner. What's happening, man?"
"Good question."
"Remember being here, a second ago?"
"No."
"Know how a ROM personality matrix works?"
"Sure, bro, it's a firmware construct."
"So I jack it into the bank I'm using, I can give it sequential, real time memory?"
"Guess so," said the construct.
"Okay, Dix. You are a ROM construct. Got me?"
"If you say so," said the construct. "Who are you?"
"Case."
"Miami," said the voice, "joeboy, quick study."
"Right. And for starts, Dix, you and me, we're gonna sleaze over to London grid and access a little data. You game for that?"
"You gonna tell me I got a choice, boy?"
Neuromancer - William Gibson

venerdì 2 marzo 2007

16/02/07 - Cabo Verde, Ilha do Sal

Oggi Shark Bay.
Deserto, vento e oceano si incontrano in questo posto tanto aspro quanto affascinante.





Si lascia la strada a bordo del Pick-Up e si punta dritti verso il deserto.
Le piccole dune sfrecciano affianco a noi. L'altro Pick-Up davanti.
Una lunga duna di sabbia separa il deserto dall'oceano. Carcasse di tartarughe qua e la; le morbide uova schiuse sulla sabbia.



Della piccola erba grassa ricopre la duna; è piacevole camminarci sopra. Superata la duna di sabbia il vento mi investe e mi colpisce.
Una corta battigia e poi il mare, le onde, la schiuma.



Armo con calma la vela, il 9 m di Marano. Mi trovo bene fin da subito. Senza preoccuparmi troppo dell'acqua persa lasco tranquillo e mi gusto le onde. Non sono enormi ma se le prendo bene spingono il giusto. Le incontro, le surfo, prendo velocità spinto dall'acquilone, piego le ginocchia e le torno incontro. Mi ritrovo immerso nella schiuma e sorrido.



Mi spingo al largo... l'acqua diventa sempre più blu e mi dà sicurezza e calma. Torno veloce verso riva e quando il fondale scorre sotto la mia tavola, alcuni scogli sommersi, onda enorme, altri scogli, sabbia... e sono di nuovo a riva, porto su l'aquilone e mi butto in una strambata ampia.. che gusto!



Sono da diverse ore in acqua e i muscoli delle gambe cominciano ad indurirsi, torno dagli altri e tiro giù la vela. Tutti sorridono soddisfatti della giornata passata in acqua. Salgo sulla duna e mi gusto il paesaggio. Una montagna piatta e allungata chiude in lontananza la baia.





Poi arriva il Pick-Up. Musica capoverdiana lungo la strada del ritorno.
Ora sono in camera. E' praticamente buio. La finestra aperta. Le palme si agitano mosse dal vento, e il rumore dell'acqua.
Non posso che essere soddisfatto della giornata trascorsa.
Penso a chi potrebbe trovarsi ora con me e mi intristisco. Mimanca tanto. Mi manca anche la sicurezza che trovo quando sono con lei. Mi mancano le sue scenate di gelosia. Mi mancano i suoi abbracci e le sue attenzioni.