domenica 28 dicembre 2008

Down by law


"It's not the fall
that kills you.
It's the sudden
stop."

dal film
Down by law
regia di Jim Jarmusch, 1985

lunedì 1 dicembre 2008

mercoledì 5 novembre 2008

autobus

mi sveglio di botto. cazzo è sto bordello? ah si. la sveglia. spenta. stai sveglio. devi andare a lezione. assolutamente. il professore non ti vede da due settimane. stai sveglio. non più di 5 secondi e ti riaddormenti. potrebbero essere passate ore.. proprio come è successo tutti i giorni precedenti.. ma guardi l'orologio e sono passati solo 5 minuti. botta di culo. ok. stai su. no seduto. stai su. ora. sono su. e ora? devi lavarti. lavati. va bene. ti trascini al bagno. quale bagno? dai vai in quello laggiù che c'è la finestra e la luce che entra è bella. no aspetta.. sono le 7 e non c'è luce fuori. ok. allora vada per quello vicino. quello piccolo. si ma questo non è un bagno. è un buco dove in qualche modo sono riusciti a farci stare un cesso e un lavandino. pure la mensola c'hanno messo. però è sotto al lavandino. e quasi tocca il cesso. fai streching mentre ti lavi le ascelle. caffe. ho bisogno di caffe. assolutamente. moka. non dai nulla per scontato. e quindi sorridi tenendo in mano una moka vera e una confezione di caffe vero. il fornello è sporco e un odore pungente di schifo fuso ti colpisce al naso. fastidio. chi cazzo è che non ha pulito il fornello. aspetta. lo hai pulito tu prima di andare a letto. bravo. la prossima volta usa lo spruzzino ok? ok. la tua mano è fissa sul cellulare nella tasca. e a intervalli di 40 secondi lo tiri fuori per controllare l'ora. magari cerca di non perdere l'autobus come ieri eh. che ne dici? va bene. camera. butto la roba dentro lo zaino. portatile. spagnolo. lo prendo. non lo prendo. tanto non ci vai. si che ci vado. no non ci vai perche devi leggere il paper. cazzo il paper! devo leggere il paper. devo finire le slide con dave. tanto va a finire come al solito. che fanno tutto gli altri. cazzone. cazzone. tanto lo sai come va a finire. dai che perdi l'autobus. il caffe. è venuto su. catroia è tardissimo. lascia un po di caffe per vero. l'altro giorno è stato bello trovarlo già pronto nella moka ancora calda. basterà? si che basta. zucchero. latte. l'hai finito ieri. beh allora inculalo a qualcuno. bevi. bevuto. è tardissimo. lava la tazza. fatto. asciuga la tazza. fatto. anche il cucchiaino. porca. scale. corri. corri. proprio buio eh! eccola. aspetto in piedi. ciondolando. fumo? no che non fumi coglione sono le 7. mi guardo intorno. cerco un viso. sono le 7 emmezza non c'è nessuno che tu conosca in giro a questora. no eh? va be. pensi a lei. non fare il cazzone. va bene. non fare il cazzone. hum. sta arrivando.. tira fuori la tessera. penso a lei. è arrivato. tira fuori la tessera. penso a lei. la tessera.

domenica 2 novembre 2008

Tjörnin

tornavo a casa dall'università. c'era una luce stupenda. l'autobus è passato davanti al laghetto, era pieno di anatre e cigni (più qualche piccione sfigato). giusto il tempo di lanciare lo zaino in camera e prendere la macchina fotografica, poi mi sono fiondato giu al laghetto. faceva un freddo cane e c'era vento, ma la luce era fantastica. il lago era in buona parte ghiacciato.









mercoledì 15 ottobre 2008

Ho visto Björk.
Due volte.

sabato 20 settembre 2008

Hljomalind

sono in una specie di pub.. che in realtà credo che sia più un centro sociale. chiara è uscita per una sigaretta. fuori è ormai buio e qua dentro la luce è calda. solo abadjour o piccoli lampadari sghembi, tutti rigorosamente diversi l'uno dall'altro. parquet in legno, carta da parati strana.





chiara che mi fa una foto ma la macchina non ce la puo fare a mettere a fuoco e allora lei frastima. bella giornata oggi. un momento c'era il sole e il momento dopo grandinava. il sole qua è diverso. i giochi di colori che crea sono semplicemente incantevoli. gli arcobaleni si sprecano. così come i sorrisi.. magari mentre cammini per strada.. magari perchè stai camminando piegato in avanti per contrastare il vento che ti lancia via i piedi ad ogni passo. incroci qualcuno e quello di guarda negli occhi e ti sorride. e allora tu sei contento. e sorridi - cazzo la porta - questo locale è semplicemente stupendo.. ma quella cazzo di porta non ne vuole sapere di stare chiusa. beh a dire il vero è tutto un po storto. anche il pavimento. il bancone del bar è più simile alla cucina di un'appartamento che altro. di là c'è una piccola scansia con dei libri. in quasi tutti i locali qua in giro ci sono dei libri. qui ne hanno diversi sull'anarchia. boh va be. le pareti sono ricoperte di cose. dipinti, fogli con degli schizzi, una barchetta di carta, foto e poi c'è una specie di calendario. volendo puoi venire qua e fare cose, cantare, parlare. per esperienza so che lo spirito di questo locale non mi si addice completamente, ma ad ogni modo qua mi piace molto.





c'è sempre qualcuno al tavolo affianco che disegna, scrive o semplicemente controlla l'email. ieri c'erano due tipe che montavano un video in stop motion, o almeno credo. tra le altre cose uno dei tipi che lavora qui è una delle due guide che ci hanno portato sul ghiacciaio (svinafell - vatnajökull ice cap - skaftafell national park :). a dire il vero come guida non credo abbia molta esperienza. quando ci hanno fatto provare ad arrampicare un po sul ghiaccio, per costruire la sosta ci ha messo tipo mezzora. e io per sicurezza sono andato sull'altra corda.. sai com'è, due viti nel ghiaccio danno un po meno sicurezza di una catena resinata nella roccia!
ad ogni modo me lo sono ritrovato qua a tipo 5 ore di distanza da dove l'avevo incontrato la prima volta. ora stà qua perchè la stagione delle escursioni sul ghiaccio è finita.



ho fame. vado a casa a mangiare qualcosa.

domenica 14 settembre 2008

Earthquakes & Guitars

E' classica..
ed è come nuova!
Dai.. a parte una ammaccatura nella cassa armonica.
La tipa che ce l'ha venduta (tra l'altro un po' schizzata) ci ha raccontato che un giorno c'è stato un terremoto vicino a dove abita.. e la chitarra è cascata.. e così ecco l'ammaccatura.
Credo che sia stata importata, ma dopo questo aneddoto si può dire a tutti gli effetti che è una chitarra islandese.
Abbiamo speso 5000 corone (circa 40 nostri euri) ma la tipa ci ha assicurato che possiamo rivenderla per 7000 corone. vedremo.

Waiting for our Guitar...

Esco per andare a comprare una chitarra usata con Michael.. :-D
Non vedo l'ora!
Sarà sicuramente un catorcio. Ahahh!

venerdì 12 settembre 2008

Menningarnott

23/08/2008 - Reykjavik

La chiamano notte culturale. Ed e per molti islandesi è un pretesto per venire nella capitale, festeggiare, cantare ed ubriacarsi. Al concerto principale c'era veramente tanta gente, di tutte le età. I gruppi che ho sentito erano tutti islandesi. La musica non era niente di particolare ma l'atmosfera era speciale. Era emozionante pensare che accanto a me c'era una buona parte del paese. E si respirava il loro orgoglio di essere islandesi. Sto imparando che quello islandese è un popolo molto fiero, orgoglioso delle proprie origini, tradizioni e della propria lingua.

Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)


Da Menningarnott (Notte Bianca)

giovedì 11 settembre 2008

"Bouldering" Session in quel di Keflavik

25/08/2008 - Keflavik

In quei giorni mi era capitato spesso di sentire dire la stessa frase:
"fucking keilir.. we are in the middle of nowhere!".
Inoltre stavo comincinado ad adagiarmi alla routine di prendere il bus per reykjavik alla mattina presto, passare la giornata all'università e tornare a casa.. due chiacchere, un'email, improvvisare qualcosa in cucina e la giornata è già passata.

Così un giorno, nonostante minaccasse di piovere e ci fosse molto vento, appena tornato da reykjavik sono corso in camera ho preso macchina fotografica e scarpette da arrampicata, e sono uscito.. senza una meta precisa. ma con il presentimento che avrei sicuramente trovato qualcosa per cui valesse la pena di rischiare un'ennesimo raffreddore.

Da Keflavik - Bouldering, Harbour


Da Keflavik - Bouldering, Harbour


Sulla strada per Keflavik a circa 25 minuti dal Keilir ho trovato una distesa di massi che, considerato lo stato di astinenza in cui versavo, sono stati veramente gratificanti.

Da Keflavik - Bouldering, Harbour


Da Keflavik - Bouldering, Harbour


Il giorno seguente sono tornato con adolfo. Un po' per condividire con qualcuno questa "clamorosa" scoperta, ma più che altro per creare un diversivo mentre gli altri preparavano la festa per il suo compleanno!

Da Keflavik - Bouldering, Harbour


Da Keflavik - Bouldering, Harbour


Da Keflavik - Bouldering, Harbour


Ovviamente non era nulla di speciale.. massi piuttosto bassi senza grossi strapiombi, ma alcuni erano comunque impegnativi e con qualche movimento interessante. E poi il piacere di averli trovati così non è certo da trascurare!


Poi ho ripreso a camminare verso il porto di Keflavik.. un posto abbastanza suggestivo.. desolato, senza anima viva. con queste carcasse di vecchie navi, e un trattore completamente bruciato...

Da Keflavik - Bouldering, Harbour


Da Keflavik - Bouldering, Harbour


Da Keflavik - Bouldering, Harbour


Da Keflavik - Bouldering, Harbour


Da Keflavik - Bouldering, Harbour


Da Keflavik - Bouldering, Harbour


E quella sera mi sono addormentato con un sorriso stampato in faccia.

giovedì 4 settembre 2008

Reykjavik. Downtown.

Tante cose da dire e così poco tempo per scriverle.
Ma è un bene che sia così.
Mi sono finalmente trasferito a reykjavik. Ed è stupendo.
Oggi mi sono preso un'oretta per fare un giro, senza meta...
Ci sono tanti pub e barettini invitanti, e non vedo l'ora di provarli uno per uno, ma con calma.

Da Thor Guesthouse


Ho visto anche diverse gallerie d'arte, librerie e negozietti di artiganato.. piccoli seminterrati dall'aspetto molto accogliente.

Inoltre da quel che ho potuto vedere finora qui c'è la possibilità di connettersi con il portatile praticamente ovunque. Quindi credo proprio che mi troverò un barettino accogliente per svernare magari leggendo un libro.

Per quanto Reykjavik sia viva la sera il finestettimana, allo stesso tempo durante il giorno è piuttosto tranquilla, ma non nel senso che non c'è nessuno in giro.. è solo che ti fa sentire a posto. mi piace. saranno le montagne che si stagliano all'orizzonte come se volessero proteggerla.. sarà il mare che si vede da ogni singolo vicolo... ma questo paesone mi piace. questa è la mia prima impressione.

ora esco. andiamo a provare un locale nuovo. musica latino americana. salsa. ecco.. magari non è proprio il tipo di musica che uno si aspetta di trovare in islanda ma va bene comunque. anche perchè la scena musicale qui in reykjavik sembra essere piuttosto interessante.. I'll check it out!

giovedì 21 agosto 2008

Barbecue at Reykjavik University

19/08/2008 - Raykjavik University

L'ufficio per le relazioni internazionali dell'università di Reykjavik (è incredibile come l'inglese sia più efficiente dell'italiano: "RU International Office") ha organizzato per i prossimi tre giorni delle attività di orientamento per gli studenti erasmus. Qua sono veramente molto ben organizzati, ospitali e disponibili.

L'unico problema è che le lezioni sono obbligatorie e questo probabilmente mi impedirà di stare via per più di tre giorni consecutivi. Ad ogni modo ci stiamo organizzando per noleggiare delle macchine o delle jeep e visitare la parte sud dell'islanda.

Inoltre le lezioni iniziano veramente presto, tipo alle 8.15 e questo vuol dire alzarsi circa alle 6.30. E va bè.

Ok questo è Romain from France. Il mio vicino di stanza. Che vuol dire che condividiamo bagno e cucina. E' uno sbarbino, ha solo 19 anni, ma è molto simpatico. inoltre l'inglese dei ragazzi francesi che sono qua è veramente buffo.



just waiting for the bus...



Questo invece è Peter, dall'ungheria. Il paesaggio che si vede muovendosi da Keflavik a Reykjavik è veramente desolato ma allo stesso tempo affascinante. Roccia lavica ovunque, crepe e spaccature con qualche ciuffo d'erba qua e la.



Raykjavik University. Al momento è costituita da 3 edifici differenti, ma sono già partiti i lavori per un nuovo mega edificio futuristico con aule dormitori e tutto il resto.



Tra le altre cose oggi hanno organizzato un "barbecue" fuori dall'università, con hotdog per tutti. E con quel che costa qua la vita e il mangiare abbiamo accolto tutti con molto piacere questa cosa ;-)





Ah già, Reykjavik è un porto.. e quindi ci sono i gabbiani. purtroppo non sono ancora riuscito a vedere l'acqua da vicino e sentirne la temperatura. A proposito di temperatura dell'acqua... spero di aver capito male... ma credo proprio che un tipo danese si sia portato dietro il windsurf :-| WOW!
Probabilmente nemmeno in danimarca l'acqua sarà troppo calda quindi magari questo è "temperato" ma porca misera.. windsurf in islanda mi mancava proprio!! :-D



Ciao ciao :-)

Sguardo veloce a Reykjavik

16/08/2008 - Reykjavik

Siamo stati a Reykjavik!
E' molto graziosa. La gente è così cordiale.
In autobus abbiamo beccato un tipo islandese taglia XXXL che ci ha raccontato la storia della sua vita un paio di volte... avrà detto la parola "fish" circa un'ottantina di volte! E' stato molto emozionante, poco più tardi, incontrarlo DUE volte in giro per rekjavik e fargli "Hi man!" come fosse un vecchio amico.
Inoltre ci siamo incontrati con una ragazza erasmus italiana che ha già la stanza a Reykjavik, una persona molto in gamba.

Con l'inglese... beh il più delle volte non ho grossi problemi a capire quello che mi dicono (ovviamente dopo avergli fatto ripetere un paio di volte la frase ;-) al momento il problema è parlare e mettere insieme le parole in modo che formino frasi di senso compiuto invece di gargarismi.
Spero di riuscire ad acquisire velocemente un po' più di disinvoltura, perchè se non sono quello messo peggio poco ci manca, ma forunatamente nessuno degli altri sembra particolamente infastidito da questo (credo che bene o male ci siano passati tutti) e ad ogni modo ovviamente un modo per farsi capire lo si trova sempre.

Il gruppo degli erasmus è piuttosto eterogeneo per quanto riguarda le nazioni di provenienza: oltre alla numerosa delegazione spagnola, c'è una forte presenza di tedeschi, austriaci, qualche norvegese, svedese, finlandese... C'è un ragazzo dalla republica ceca, qualcuno dall'ungheria, romania, un gruppo di ragazzi dalla francia... e sicuramente mi scordo qualcuno :-)

Inutile dire che mi trovo molto bene con gli spagnoli. Probabilmente perchè in il mio livello dell'inglese è più vicino al loro che non a quello degli altri ragazzi provenienti dal nord europa, inoltre molto spesso quando non si trova una parola in inglese è sufficiente pronunciarla in italiano o in spagnolo è il più delle volte ci si capisce.

Uno dei ragazzi spagnoli è un climber (oltre ad essere un surfer e un bodyboarder)! Ed indovina indovina è di Tenerife, Canarie! Cioè la mia prima scelta come destinazione per l'erasmus. Per la quale sono arrivato secondo in graduatoria. Te pensa il caso. Parlando anche con altri ragazzi sono riuscito a raccimolare un po' di gente per andare a "visitare" la palestra di arrampicata che c'è a reykjavik. Probabilmente faremo un sopralluogo uno dei prossimi giorni :-D

venerdì 15 agosto 2008

the icelandic side of the moon

Ore 18.21 (Ora italiana: 20.21) Keilir Center

Ok. Sono arrivato e sto bene :-)

Ho avuto delle difficoltà solo a recuperare la chiave della mia camera perchè me l'avevano lasciata in areoporto e io non lo sapevo (perche non avevo letto un'ultima email che mi avevano inviato solo ieri pomeriggio), quindi mi sono ritrovato al Keilir Center (dove alloggio) senza la chiave, per sentirmi dire che dovevo tornare in aereoporto e quindi ritornare al Keilir. Diciamo che mi è andata via qualche corona islandese di troppo ma almeno alla fine sono riuscito a farcela! ;-)



Questo posto è veramente strano... è una ex-base militare USA vicino all'aereoporto (a 30 min da Reykjavik), quindi in pratica, a meno di un supermarket e una pizzeria, siamo dispersi in un paesaggio lunare.. quando sono arrivato il cielo era plumbeo e questi casermoni non avevano un bell'aspetto, poi verso sera il sole si è avvicinato all'orizzonte eludendo così le nubi e la luce è cambiata completamente.





Nello stesso edificio ho incontrato piano piano circa una decina di ragazzi erasmus e da subito è andata bene. Alla fine ci siamo ritrovati tutti in una delle sale comuni a chiaccherare, a giocare a biliardo o semplicemente a leggere ognuno le sue cose. Probabilmente domani vado a fare un giro a Reykjavik con un ragazzo spagnolo e non so chi altro.